Home    Locazioni commerciali, tra uffici, capannoni e Coronavirus

Hai un’attività commerciale e il Coronavirus ha limitato i tuoi introiti? Non sai come adempiere ai doveri delle locazioni commerciali e non ti senti tutelato dalla legge? Non riesci a pagare il fitto del tuo ufficio o capannone, e non sai come risolvere la questione? Gli ultimi decreti ministeriali – vista la condizione straordinaria di emergenza – cercano di venire incontro sia ai conduttori commerciali (coloro che usufruiscono del fitto) sia ai locatori (i proprietari). Tuttavia, non sempre ci si può avvalere delle agevolazioni previste dai Dpcm. Di seguito una piccola guida con tutti i consigli utili per superare al meglio questa crisi inaspettata.

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Locazioni commerciali

Locazioni commerciali: cosa dicono i Dpcm?

Sono due i principali provvedimenti del legislatore in materia di locazioni commerciali durante il periodo d’emergenza:

  • Con il decreto “Cura Italia” del 17 marzo 2020 è stato introdotto il credito d’imposta al 60% sull’ammontare del canone di locazione per gli esercenti attività d’impresa. La misura si rivolge nello specifico al periodo di marzo 2020, ed è rivolta solo agli immobili categoria catastale C1;
  • Con il decreto “Rilancio” del 19 maggio 2020 è stato introdotto un nuovo credito d’imposta. Conosciuto anche come “bonus Affitti”, rispetto al provvedimento precedente ammette maggiori beneficiari e un periodo di riferimento più ampio. Nello specifico, la misura prevede un credito d’imposta al 60% sull’ammontare mensile del canone di locazione, di leasing o concessione di immobili ad uso non abitativo per i mesi di marzo, aprile e maggio 2020. La misura prevede comunque alcune restrizioni: il beneficiario deve dimostrare di aver percepito una riduzione del 50% sui ricavi; gli esercenti attività d’impresa, arte o professione devono aver registrato un volume d’affare non superiore ai 5 milioni di euro nel periodo di imposta precedente all’entrata in vigore del decreto.

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Locazioni commerciali

Oltre i Dpcm: cos’altro si può fare?

Non rientri nelle categorie previste dai Dpcm e ti stai chiedendo come altro puoi risolvere la questione delle locazioni commerciali?

Ecco due possibili soluzioni:

  • L’art. 91 del decreto “Cura Italia” prevede che “Il rispetto delle misure di contenimento (dell’emergenza) è sempre valutata ai fini dell’esclusione della responsabilità del debitore, anche ai fini dell’applicazione di eventuali decadenze o penali connesse a ritardati o omessi adempimenti”. In questo caso dunque viene giustificato il mancato adempimento o un eventuale ritardo nel pagamento del canone. Tuttavia, non si tratta di un esonero automatico del debitore in difficoltà. Si parla più che altro di un’eventuale considerazione da parte dell’autorità giudiziaria delle contingenze in atto, con le conseguenti limitazioni nel rispetto degli accordi contrattuali;
  • Autoriduzione del canone secondo l’art. 1467 del codice civile. In questo caso, il conduttore può decidere di optare per una sospensione unilaterale del pagamento dei canoni di locazione per motivi che comportano una completa mancanza della controprestazione pagata (il fitto). Nel caso dell’emergenza Coronavirus il conduttore può avvalersi di quest’ordinamento. Tuttavia, nulla vieta al locatore di sciogliere i rapporti piuttosto che accettare la riduzione del canone.

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Locazioni commerciali

La rinegoziazione

Se non vuoi rischiare di incorrere in uno scioglimento di contratto, c’è un’altra opzione che potrebbe tornarti utile: la rinegoziazione. Sapevi che per legge è possibile rinegoziare il contratto anche nel caso in cui non comprenda alcuna clausola di negoziazione? Ovviamente per avvalersi di quest’opzione è necessario l’insorgere di sopravvenienze – e una pandemia globale è sicuramente una di queste – successive alla stipula del contratto. Il conduttore ha la responsabilità di valutare attentamente la negoziazione, ed eventualmente di arrivare a una trattativa finale.

È ovvio che, a prescindere dai provvedimenti suddetti, arrivare ad un accordo tra le parti è la strada più semplice. Ad ogni modo, rivolgerti ad un buon avvocato per la mediazione è necessario per qualsiasi provvedimento tu voglia prendere!

Per qualsiasi informazione aggiuntiva, ulteriori consigli e suggerimenti, puoi contattarci in ogni momento. Noi lavoriamo per te costantemente, anche durante quest’emergenza!

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