Con il nuovo decreto “Cura Italia” – pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 marzo 2020 – sono numerose le misure di sostegno economico per le famiglie, i lavoratori e le imprese messe a dura prova dall’emergenza Coronavirus.
Ma cos’è cambiato per il mondo immobiliare? Quali sono le agevolazioni e i vantaggi di cui poter usufruire?
Se ti stai ponendo tutte queste domande – e non hai alcuna intenzione di leggere le 120 pagine del decreto “Cura Italia” – mettiti comodo, troverai qui tutte le informazioni di cui hai bisogno!
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Decreto “Cura Italia”: che succede ai mutui?
Sei in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo a causa dell’emergenza Coronavirus?
Il decreto “Cura Italia” ha predisposto la sospensione delle rate di pagamento per l’acquisto della prima casa. Lo stop può durare fino ai 18 mesi. La possibilità di sospendere il mutuo è prevista dal Fondo di Solidarietà istituito con la Legge n. 244 del 24/12/2007, conosciuto anche come “Fondo Gasparrini”. Ma a chi è rivolta l’agevolazione?
La misura si rivolge nello specifico a coloro in difficoltà per:
- Cessazione del rapporto lavorativo subordinato a tempo determinato o indeterminato;
- Cessazione dei rapporti lavorativi parasubordinati, di rappresentanza commerciale o di agenzia;
- Sospensione o riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni;
- Morte o riconoscimento dell’invalidità civile non inferiore all’80%.
L’agevolazione è rivolta anche ai lavoratori autonomi o liberi professionisti che autocertifichino di aver registrato, nel trimestre successivo al 21 febbraio 2020 – quello più recente – un calo del fatturato superiore al 33 % rispetto al trimestre precedente a causa delle restrizioni attuate per l’emergenza Coronavirus.
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Credito d’imposta per locazioni commerciali
Hai un’attività d’impresa e non puoi tenere aperto il tuo esercizio, perché non rientrante nelle attività identificate come “essenziali”? Il decreto “Cura Italia” prevede delle agevolazioni anche nel tuo caso, in riferimento al pagamento del canone di locazione di negozi e botteghe. Nello specifico, per il mese di marzo 2020 potrai accedere al credito d’imposta che coprirà il 60% dell’ammontare del canone, se il tuo immobile rientra nella categoria catastale C/1. Attenzione, perché la suddetta misura si rivolge solo agli esercenti di attività d’impresa, non ai liberi professionisti e alle partite IVA.
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Ulteriori informazioni: compravendita e sfratto
Stavi completando l’iter di acquisto per la prima casa e sei impossibilitato nel concludere la trattativa? Devi sapere che la normativa vigente prevede uno sgravio fiscale per l’applicazione dell’imposta di registro al 2% – e non al 9% – per l’acquisto della prima casa. Per usufruire dell’agevolazione, l’immobile in questione non può essere rivenduto prima di un periodo di 5 anni. In alternativa, può essere sostituito dall’acquisto di un altro immobile – come abitazione principale – entro un anno. Ma come si può rispettare la scadenza, con tutti i rallentamenti vigenti anche per le procedure d’acquisto? Per il momento, con il decreto “Cura Italia”, non sono pervenute disposizioni in materia. Ad ogni modo, non preoccuparti! Si prospetta per il prossimo decreto di aprile che tale “mancanza” verrà sopperita.
Con il decreto “Cura Italia” ci sono novità anche per gli sfratti. Nello specifico: “L’esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili, anche ad uso non abitativo, è sospesa fino al 30 giugno 2020”.
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